sabato 7 giugno 2014

La “Grande Macchia Rossa di Giove” sta rimpicciolendo…

La Grande Macchia Rossa è una vasta tempesta posta sotto l'equatore del pianeta Giove, che dura da almeno 300 anni. La tempesta è abbastanza grande da essere visibile con telescopi dalla Terra. È la più grande tempesta del sistema solare. Tuttavia, nuove osservazioni rivelano che le dimensioni della grande tempesta stanno gradualmente diminuendo.

La Grande Macchia Rossa è considerata un po’ il marchio di fabbrica di Giove.
Si tratta di una caratteristica tempesta anticiclonica posta a 22° sotto l’equatore del pianeta, tanto grande da riuscire ad essere osservabile agevolmente con telescopi posti sulla Terra.
Eppure, questa grande tempesta sta diminuendo in grandezza. Gli astronomi hanno notato questo ridimensionamento fin dal 1930: una volta era così grande da riuscire a contenere tre Terre al suo interno.

Nuove osservazioni eseguite con l’Hubble Space Telescope della NASA rivelano che la più grande tempesta del Sistema Solare, nell’ultimo periodo, si è notevolmente ridimensionata. Oggi, la macchia rossa, che ha imperversato per almeno un centinaio di anni, è grande quanto una sola Terra. Cosa sta succedendo?
Uno possibilità è che alcune attività sconosciute nell’atmosfera del pianeta potrebbero aver drenato energia e indebolito la tempesta, con la conseguente riduzione. Le immagini in sequenza sono state scattate nel 1995, 2009 e 2014.

La prima immagine mostra la macchia con un diametro di poco meno di 21 mila km; la seconda mostra il fenomeno con un’ampiezza di 18 mila km; nell’ultima immagine le dimensioni del diametro della macchia sono ridotte ad appena 16 mila km.
“Le recenti osservazioni del telescopio spaziale Hubble confermano che la Grande Macchia Rossa è oggi di ampia appena 16 mila km, il diametro più piccolo che abbiamo mai misurato”, ha detto Amy Simon del NASA di Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland.
A partire dal 2012, le osservazioni amatoriali hanno confermato il lento, graduale e inesorabile restringimento: i dati riportano un ridimensionamento medio di 933 km all’anno.
Anche la forma della tempesta è mutata nel corse degli anni, cambiando da ovale a circolare. Le cause dietro la contrazioni ancora devono essere individuate. “Nelle nostre osservazioni è evidente che molti piccoli vortici stanno alimentando la tempesta”, continua la Simon. “Abbiamo ipotizzato che questi possano essere responsabili dell’improvviso cambiamento,alterando le dinamiche interne e l’energia della Grande Macchia Rossa”.
Il team di ricerca della Simon si è data come obiettivo di studio quello di capire se i movimenti dei piccoli vortici, e le dinamiche interne della Grande Macchia Rossa, possano determinare un ulteriore ridimensionamento della tempesta o dare vita ad un nuovo accrescimento del fenomeno atmosferico.

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