mercoledì 21 maggio 2014

Ain Dara: il Tempio delle orme giganti

Il tempio di Ain Dara è un tempio sirio-ittita dell'età del ferro costruito attorno al 1300 a.C. venuto alla luce in maniera del tutto casuale nel piccolo villaggio di Ain Dara, situato a nordovest di Aleppo in seguito al ritrovamento di una colossale statua in basalto di un leone. Immediatamente si avviarono la campagne per gli scavi nel 1955 che portarono definitivamente alla luce il meraviglio Tempio di Ain Dara.
Il tempio è divenuto famoso innanzitutto per la sua somiglianza
con il Tempio di Salomone descritto nella Bibbia (1000-900a.C.).
Il tempio di Salomone e quello di Ain Dara
Secondo l’archeologo Ali Abu Assaf, il Tempio di Ain Dara è rimasto sostanzialmente lo stesso tra il 1300 a.C. e il 740 a.C., quindi è ragionevole supporre che i progettisti del Tempio di Salomone vi siano ad esso ispirati. Il tempio è ricco di sculture in basalto, le quali raffigurano leoni e sfingi, quest’ultime paragonabili ai cherubini del Primo Tempio di Gerusalemme.
L’entrata del tempio è preceduta da un ampio cortile pavimentato con lastre di pietra. Il tempio, con un area approssimativamente di 30 m per 20 metri, sorgeva per circa 2,5 metri di altezza, ed era rivestito con blocchi di basalto scolpiti a formare figure di leoni e sfingi e altre creature mitiche. Una scala monumentale, fiancheggiata da una sfinge e due leoni, garantiva l’accesso adibita al culto.
L'entrata del tempio
È oggetto di discussione da parte degli archeologi chi fosse la divinità a cui il tempio era dedicato. Alcuni ritengono che fosse dedicato a Ishtar, la dea della fertilità; altri che fosse Astarte la dea titolare del santuario; altri ancora ritengono probabile che il titolare del tempio fosse il dio Baal Hadad.
Uno dei leoni
L’altra caratteristica che ha reso famoso il tempio di Ain Dara, e forse la più interessante, è rappresentata da alcune grandi orme di piedi scolpite nel pavimento. Non è chiaro se esse rappresentino le orme di uomini giganti o di divinità.
Le discusse orme
Un paio di impronte si trovano sul pavimento del portico, seguite poi da una singola impronta. Un’altra singola impronta è visionabile sulla soglia della sala principale. Se si tiene conto delle dimensioni delle impronte, si può dedurre che un uomo con tali piedi sarebbe alto quasi 20 metri!
Come riporta Ancient Origins, chiaramente, non si tratta di impronte lasciate da una persone intenta a passeggiare nel tempio, ma di una realizzazione architettonica espressamente voluta dai creatori del tempio. La domanda è: perchè?
I ricercatori, infatti, non hanno idea del motivo per cui sono state create le impronte, né chi o cosa vogliano rappresentare. Alcuni studiosi hanno suggerito che possano essere orme destinate a richiamare la presenza degli dèi, una sorta di rappresentazione iconica della divinità residente. 



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