martedì 27 maggio 2014

Grecia: comanda sempre la Troika. 110 isole in vendita

Un'immagine della costa di Afandou
La Troika continua a presentare un conto salato alla Grecia, alimentando l'euroscetticismo e la rabbia contro l'Unione europea, sentimenti ormai consolidati nel paese.
I risultati delle elezioni europee confermano il boom del partito di sinistra Syriza di Alexis Tsipras, oltre il 26%. Bene anche il gruppo di destra neonazista Alba dorata, con il 9,3%. Tutto questo mentre Atene sigla un nuovo accordo con la Troika - ergo Unione europea, Fmi e Bce - e riesce ad assicurarsi aiuti per 8,8 miliardi di euro. A una condizione: continuare a privatizzare.
Ecco dunque la notizia di ben 110 spiagge greche - in particolare della costa di Afandou - che sono state messe in vendita dall'agenzia di privatizzazione Hellenic Republic Asset Development Fund (TAIPED). "Bisogna vendere queste terre - dice un dipendente - ora, e subito. Dite alla Russia e al Qatar di fare in fretta!".
"Siamo come una casalinga in bancarotta che è costretta a vendere il suo argento per salvare la propria famiglia - gli fa eco una donna - la Grecia non ha scelta". Diversa l'opinione di Yiannis Milios, responsabile economico del partito Syriza, che preferisce partnership tra il pubblico e il privato, piuttosto che l'opzione della vendita diretta: "Dobbiamo mantenere la proprietà di tutti i nostri asset, non venderli al migliore offerente. L'esperienza dimostra che la privatizzazione di beni pubblici è una idea molto cattiva. Nel caso dell'acqua, per esempio, si assiste al peggioramento della qualità e all'aumento dei prezzi, effetto completamente sbagliato".

Nessun commento:

Posta un commento