Di Jonathan
Benson
Un efficace articolo investigativo pubblicato di recente da un
importante giornale tedesco ha rivelato dettagli scioccanti sulle
tattiche usate dal gigante della chimica Monsanto per assumere il
controllo dell’agricoltura globale.
Secondo questa analisi scrupolosa, la Monsanto bersaglia ricercatori
indipendenti, scienziati, attivisti e altri che si oppongono agli
organismi geneticamente modificati (OGM)
utilizzando le vaste risorse e la manodopera sia del governo federale
statunitense sia del complesso militare industriale americano.
Il resoconto, apparso il 13 luglio nell’edizione cartacea del Suddeutsche Zeitung, spiega con rigorosi dettagli come sia gli individui che i gruppi contrari agli OGM e alle altre tecnologie agricole basate sulla chimica sono stati minacciati, attaccati, calunniati e terrorizzati. In numerose occasioni documentate, precise informazioni sui pericoli degli OGM sono state efficacemente bloccate da forze misteriose che molti affermano essere l’industria chimica. “Un grandissimo numero di critici della Monsanto riporta attacchi regolari compiuti da hacker professionisti” spiega un frammento dell’articolo. “La Monsanto ha legami con i servizi segreti USA, con l’esercito, con spietate compagnie di sicurezza private e, ovviamente, con il governo statunitense.” Un esempio indicativo di questo fu quando il gruppo ambientalista europeo Amici dellaTerra, insieme all’Associazione Tedesca per la Protezione di Natura e Ambiente (BUND), venne colpito prima della pubblicazione di uno studio schiacciante sugli effetti nocivi alla salute del glifosato, il principale principio attivo del Roundup, l’erbicida della Monsanto. Pochi giorni prima della pubblicazione, un virus misterioso infettò il computer del maggiore organizzatore dello studio, rischiando di far rinviare molte pubblicazioni importanti. Anche il notevole sito di indagine sugli OGM, GMWatch.org, è stato bersagliato senza sosta con attacchi informatici almeno dal 2007; una tendenza preoccupante che il responsabile del sito è convinto provenga dall’industria biotecnologica. Come abbiamo riportato nel 2012, alcuni degli attacchi più intensi contro il sito avvennero poche settimane e giorni prima del voto sulla storica Proposta 37 in California, che avrebbe reso obbligatoria l’etichettatura degli OGM al dettaglio. Le persecuzioni di Monsanto sono rese possibili dall’occupazione del governo federale. Oggigiorno la Monsanto ha molti amici stretti nei ranghi del governo federale statunitense. Dozzine di posizioni governative chiave sono di fatto tenute da ex dirigenti della Monsanto; una mossa strategica che ha dato alla multinazionale accesso esclusivo al genere di risorse necessario per condurre attacchi informatici su vasta scala contro i suoi oppositori. Gli stessi dirigenti della Monsanto hanno perfino ammesso negli anni passati che la cosiddetta “guerra informatica” è necessaria per proteggere gli interessi economici sia all’interno che all’estero. “Immaginate internet come un’arma sul tavolo,” avrebbe detto l’ex responsabile alle pubbliche relazioni della Monsanto, Jay Byrne, nel 2001. “O la usi tu o la usa il tuo avversario, ma qualcuno verrà ucciso.” Sono parole potenti, che suonano sempre più vere mentre continuano ad emergere resoconti sulle tattiche intimidatorie della Monsanto contro i governi stranieri che rifiutano le sue offerte. Documenti confidenziali resi pubblici di recente da Wikileaks, per esempio, rivelano un piano degli ufficiali governativi per “vendicarsi” contro le nazioni che hanno rifiutato di accettare gli OGM, anche quando i popoli di quelle nazioni non volevano niente a che fare con tale tecnologia. Tutti i dettagli sordidi della collusione del governo USA con l’industria biotecnologica sono disponibili nel articolo, tradotto in inglese, del Suddeutsche Zeitung, che potete leggere qui: http://sustainablepulse.com Fonte: Globalresearch Traduzione: Anacronista
Il resoconto, apparso il 13 luglio nell’edizione cartacea del Suddeutsche Zeitung, spiega con rigorosi dettagli come sia gli individui che i gruppi contrari agli OGM e alle altre tecnologie agricole basate sulla chimica sono stati minacciati, attaccati, calunniati e terrorizzati. In numerose occasioni documentate, precise informazioni sui pericoli degli OGM sono state efficacemente bloccate da forze misteriose che molti affermano essere l’industria chimica. “Un grandissimo numero di critici della Monsanto riporta attacchi regolari compiuti da hacker professionisti” spiega un frammento dell’articolo. “La Monsanto ha legami con i servizi segreti USA, con l’esercito, con spietate compagnie di sicurezza private e, ovviamente, con il governo statunitense.” Un esempio indicativo di questo fu quando il gruppo ambientalista europeo Amici dellaTerra, insieme all’Associazione Tedesca per la Protezione di Natura e Ambiente (BUND), venne colpito prima della pubblicazione di uno studio schiacciante sugli effetti nocivi alla salute del glifosato, il principale principio attivo del Roundup, l’erbicida della Monsanto. Pochi giorni prima della pubblicazione, un virus misterioso infettò il computer del maggiore organizzatore dello studio, rischiando di far rinviare molte pubblicazioni importanti. Anche il notevole sito di indagine sugli OGM, GMWatch.org, è stato bersagliato senza sosta con attacchi informatici almeno dal 2007; una tendenza preoccupante che il responsabile del sito è convinto provenga dall’industria biotecnologica. Come abbiamo riportato nel 2012, alcuni degli attacchi più intensi contro il sito avvennero poche settimane e giorni prima del voto sulla storica Proposta 37 in California, che avrebbe reso obbligatoria l’etichettatura degli OGM al dettaglio. Le persecuzioni di Monsanto sono rese possibili dall’occupazione del governo federale. Oggigiorno la Monsanto ha molti amici stretti nei ranghi del governo federale statunitense. Dozzine di posizioni governative chiave sono di fatto tenute da ex dirigenti della Monsanto; una mossa strategica che ha dato alla multinazionale accesso esclusivo al genere di risorse necessario per condurre attacchi informatici su vasta scala contro i suoi oppositori. Gli stessi dirigenti della Monsanto hanno perfino ammesso negli anni passati che la cosiddetta “guerra informatica” è necessaria per proteggere gli interessi economici sia all’interno che all’estero. “Immaginate internet come un’arma sul tavolo,” avrebbe detto l’ex responsabile alle pubbliche relazioni della Monsanto, Jay Byrne, nel 2001. “O la usi tu o la usa il tuo avversario, ma qualcuno verrà ucciso.” Sono parole potenti, che suonano sempre più vere mentre continuano ad emergere resoconti sulle tattiche intimidatorie della Monsanto contro i governi stranieri che rifiutano le sue offerte. Documenti confidenziali resi pubblici di recente da Wikileaks, per esempio, rivelano un piano degli ufficiali governativi per “vendicarsi” contro le nazioni che hanno rifiutato di accettare gli OGM, anche quando i popoli di quelle nazioni non volevano niente a che fare con tale tecnologia. Tutti i dettagli sordidi della collusione del governo USA con l’industria biotecnologica sono disponibili nel articolo, tradotto in inglese, del Suddeutsche Zeitung, che potete leggere qui: http://sustainablepulse.com Fonte: Globalresearch Traduzione: Anacronista
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