La Russia e la Cina hanno bloccato il progetto di risoluzione del
Consiglio di Sicurezza dell’ONU che prevedeva il trasferimento del caso
Siria di fronte alla Corte Penale Internazionale.
Il testo, presentato dalla Francia con l'Italia in prima fila tra i
promotori, ha incassato 13 voti a favore.
Se fosse passata la risoluzione, la Corte avrebbe potuto indagare sui
crimini di guerra commessi durante il conflitto, come torture contro i
civili e attacchi chimici indiscriminati.
Questo Mercoledì l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitali
Churkin, aveva confermato con le sue dichiarazioni ai giornalisti che
Mosca si sarebbe opposta al testo proposto dalla Francia.
“Consideriamo che il fatto stesso che questa risoluzione sia sottoposta ad una votazione è di per se un colpo pubblicitario” ,ha assicurato Churkin che ha avvisato che questo tentativo compromette gli sforzi comuni per cercare di risolvere il conflitto mediante negoziati.
“Consideriamo che il fatto stesso che questa risoluzione sia sottoposta ad una votazione è di per se un colpo pubblicitario” ,ha assicurato Churkin che ha avvisato che questo tentativo compromette gli sforzi comuni per cercare di risolvere il conflitto mediante negoziati.
La Russia qualifica il progetto sottoposto a veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU come un tentativo di utilizzare la Corte Penale Internazionale per preparare un intervento militare in Siria. Così ha affermato Churkin dopo le votazioni al Consiglio di Sicurezza.
“Per noi il progetto di risoluzione respinto oggi è un tentativo di
utilizzare la CPI per aumentare ancora di più le tensioni politiche ed
alla fine arrivare al pretesto di un intervento militare. La scommessa
dell’Occidente per il cambiamento di regime in Siria, con tutta evidenza
è divenuta la causa principale della crisi e della sua recrudescenza,
qualche cosa che ha fatto fallire le conversazioni di Ginevra”.
Anche in questa occasione all’ONU si è visto che Russia e Cina,
stanno consolidando la loro alleanza e fanno fronte comune, utilizzando
il loro diritto di veto, in contrapposizione al fronte degli USA e dei
loro alleati che da molto tempo (circa 3 anni) sostengono ed armano le
milizie degli integralisti islamici che combattono in Siria contro il
regime di Assad.
Intanto l’incaricato della Siria all’ONU, Bashar al-Yafari, ha
dichiarato in proposito che “questa risoluzione è un modo delle potenze
occidentali di imporre la propria volontà e le proprie idee al popolo
siriano ed ha denunciato il doppio metro di valutazione del Consiglio
di Sicurezza”, ha aggiunto.
“Speravamo che si sarebbe presentata una risoluzione per condannare
il terrorismo che affligge oggi la nazione siriana”. Inoltre al Yafari
ha denunciato che “esiste una congiura contro il proprio paese con
protagoniste alcune potenze come gli USA, la Francia, l’Arabia Saudita,
il Qatar e la Turchia, gli stati che sono i veri patrocinatori del
terrorismo in Siria e che un giorno si spera che dovranno dare conto per
il loro coinvolgimento nei crimini e le atrocità commesse in Siria dai
terroristi stranieri appoggiati e sostenuti dalle potenze occidentali”.
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