domenica 25 maggio 2014

Osservata la strana configurazione zebrata della cintura di radiazioni che avvolge la Terra

Quando gli scienziati hanno osservato per la prima volta l’enigmatica struttura zebrata che avvolge il pianeta Terra, sono rimasti sconcertati.
È stato grazie alle due sonde gemelle Van Allens della Nasa che è stato possibile individuare la curiosa configurazione della struttura persistente di radiazione che circonda la Terra.
Le osservazioni rivelano che la misteriosa struttura somiglia ad una “giacca zebrata gigante” che avvolge il pianeta.
Secondo quanto riporta il sito della Nasa, la struttura sarebbe prodotta dalla lenta rotazione della Terra, al contrario di quanto precedentemente creduto e cioè che fosse incapace di influenzare il moto delle particelle delle fasce di radiazioni, le quali hanno velocità prossime a quella della luce.

Gli scienziati, infatti, credevano che le fasce di radiazione del pianeta Terra fossero influenzate dall’attività del vento solare. Tuttavia, le osservazioni hanno rilevato che la struttura zebrata è visibile anche quando l’attività solare è bassa, spingendo quindi i ricercatori a capire cosa realmente la generasse.
“È grazie alla risoluzione senza precedenti del nostro esperimento sulle particelle energetiche RBSPICE che abbiamo capito la configurazione a zebra degli elettroni che formano la cinghia di radiazioni”, ha detto Aleksandr Ukhorskiy, del Laboratorio di Fisica Applicata Johns Hopkins e autore principale dello studio.
“Inoltre, i nostri modelli identificano chiaramente nella rotazione della Terra il meccanismo di creazione di questi modelli. È veramente umiliante, come studioso, vedere quanto velocemente i nuovi dati possano cambiare la nostra comprensione della realtà fisica”, ammette Ukhorskiy.
A causa dell’inclinazione dell’asse del campo magnetico terrestre, la rotazione del pianeta genera un campo elettrico oscillante e debole che permea attraverso l’intera fascia di radiazioni interna. Le fasce di radiazioni sono regioni dinamiche a forma di ciambella che circondano il pianeta Terra, composte da particelle ad alta energia (elettroni e particelle cariche chiamate ioni) che sono intrappolate nel campo magnetico terrestre.
I modelli mostrano che la cintura interna, che si estende al di sopra dell’atmosfera terrestre (circa 500 miglia sopra la superficie del pianeta fino a circa 8 mila miglia), subisce vari allungamenti e piegatura, assumendo così la caratteristica configurazione zebrata.
Per comprendere il fenomeno, Ukhorskiy suggerisce di immaginare gli elettroni come un fluido viscoso. Le oscillazioni globali influenzano il fluido come fosse una “caramella gommosa”.
“Lo strumento RBSPICE ha una risoluzione estremamente fine, tanto da essere in grado di mettere a fuoco un fenomeno di cui prima non sapevamo nemmeno l’esistenza”, commenta David Sibeck, scienziato responsabile della missione Van Allen del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt. “Per di più, abbiamo una grande squadra di scienziati per approfittare di queste osservazioni senza precedenti: non avremmo potuto comprendere questi dati senza un’analisi teorica forte”.

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