«Qualcuno
crede che formiamo parte di una cabala segreta che attua contro i
migliori interessi degli Stati Uniti d’America, qualificando la mia
famiglia e me stesso d’internazionalista ed accusandoci di cospirare con
altri individui del mondo per creare una struttura economica e politica
globale più integrata; un mondo, se si vuole chiamarlo così. Se questa è
l’accusa, mi dichiaro colpevole e ne sono orgoglioso» [David Rockefeller]
«Il
nostro lavoro non è dare alla gente quello che vuole, se no quello che
noi decidiamo che debbano tenere» [Richard Salant, CBS News]
«I
membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post-nazionalismo:
non avremo più Paesi, ma solo regioni della Terra all’interno di un
“mondo unico”. Questo significherà un’economia globalizzata, un “unico
governo mondiale” (selezionato, più che eletto) ed una “religione
universale”. Per assicurarsi il raggiungimento di tali obiettivi, il
Bilderberg si concentra su “il controllo tecnologico e la scarsa
sensibilizzazione della pubblica opinione”» [William Shannon]
Molti di voi già lo conoscono, almeno per sentito dire. Il
Club Bilderberg, il meeting annuale dei potenti del mondo. Altrettanti di voi
pensano che persone come Daniel
Estulin, giornalista investigativo autore del famoso libro “I
segreti del Club Bilderberg” (che vi ho proposto a fondo articolo in
formato .pdf, ndr), siano solo dei fanatici, che si perdono nelle loro teorie
sulla cospirazione.
In questi casi, quando alcuni ci credono ed altri no, la
cosa migliore è presentare i fatti.
Questo articolo nasce proprio con l’intento di fornire
alcuni dettagli, che vi aiutino a capire perché le riunioni del Bilderberg non
avvengono per discutere cosa sia meglio per l’umanità, quali misure adottare
per aiutare l’Africa, ad esempio, o per salvarci dalla crisi economica.
L’unica grande obiettivo del Club Bilderberg è decidere
sulle migliori è più subdole strategie da adottare per transitare, senza troppo
clamore, anzi, col nostro consenso, verso l’era post-nazionalismo,
dove un unico governo mondiale sostituisca il potere sovrano dei singoli
Stati del mondo. Un’unica grande società globalizzata, con un unico
esercito ed un unico sistema tributario: una società globale fondata su un
sistema oligarchico, dove poche e ricchissime persone comandino il resto della
popolazione, che zitto e quieto, lavori, senza reclamare niente
che non sia permesso o concesso dai vertici del sistema.
Non ci credete? Non lo dico io, queste sono le
parole, condivise dal magnate David Rockefeller (uno dei capi del
Bilderberg, ndr), del fondatore del CFR (Council on Foreign
Relations) Edward Mandell House: “la popolazione, i governi
e le economie di tutti i paesi devono soddisfare le necessità delle banche e
delle imprese multinazionali” [fonte: “Between two ages: America’s
role in the Technetronic Era”, Zbigniew Brzezinski]. Questo lo dicevano nel
1970 e ne è passata di acqua sotto i ponti…
Oggi a che punto siamo? Vi guardate attorno? Viaggiate per
l’Europa? Vedete le immagini della TV (limitatevi a guardare le immagini senza
audio, ve lo consiglio, ndr)? Vi rendete conto di quanta gente è uccisa ogni
giorno, perché reclama i propri diritti civili o perché chiede libertà,
giustizia sociale, cibo, assistenza e condizioni di lavoro dignitose?
Cosa succede, ad esempio, a casa nostra? L’Unione Europea
che tutti volevano (almeno i politici, ndr), piano piano, si è trasformata in
un mostro che sta distruggendo i singoli Stati che ne fanno parte.
Avete visto che è arrivata la crisi? Perché? A
quale scopo le stesse persone che stampano i soldi, poi cercano di convincerci
in tv, radio e giornali che la crisi finanziaria si può superare, obbedendo a
questo o a quell’altro ordine dell’Unione Europea o degli U.S.A.? Certo che la
crisi si può superare, stampando più soldi e distribuendoli. Ahi! Proprio qua
sta il primo paradosso della società contemporanea: i soldi. I
soldi sono lo strumento creato dall’uomo per stabilire un ordine oligarchico,
per consegnare il potere in mano a poche persone, affinché possano comandare e
dire cosa fare e come farlo. I cittadini, d’altro canto, possono guadagnare
tanto o poco, l’importante è che non mettano il naso in questioni che spettano
solo alla classe dirigente, come decidere cosa dev’essere considerato bene e
cosa male; e che non pensino che le decisioni importanti, che riguardano il
presente ed il futuro del nostro pianeta, siano cosa che li riguardi.
Soluzione della crisi a parte, ricordatevi che l’attuale
crisi non si supererà, perché è un punto ben preciso della transizione verso il
sistema globalizzato mondiale. In altre parole, la crisi è stata voluta dalle
stesse persone che oggi ci dicono come potremmo uscirne. Una presa in giro
globale.
Si tratta di una strategia: farci vivere con meno soldi,
farci arrabbiare e farci passare la fame, così poi saremo più malleabili ed
accetteremo più facilmente le politiche per lo “sviluppo”, per il “sanamento
del debito”, per “uscire dalla crisi”. Ci proporranno (e lo stanno già
facendo, ndr) le soluzioni di enti sovrannazionali come l’UE e l’ONU, organizzazioni
internazionali che si sono costruite quest’aurea di credibilità, che ci fa dire
cose del tipo: “se lo dicono loro, se lo dice Kofi Annan, è per il bene di
tutti”. Balle. Bastardi e bugiardi, ecco chi sono i capi dell’ONU. Egoisti e
dittatori.
Insomma, è tutta una cospirazione? Sì. Non c’è bisogno di
crederci o non crederci, è così. Un esempio concreto: la povera Africa.
È la terra più ricca del mondo, tutti la sfruttano, usano la manodopera dei
suoi abitanti e corrompono i suoi governanti. Poi ci vengono a chiedere di
donare qualche soldo per la causa africana, per i bambini che muoiono di fame.
Ma il mondo è pieno di soldi, il problema è che sono concentrati proprio nelle
mani di queste persone a capo di Fondazioni umanitarie, di Governi e di
organizzazioni internazionali. Capite bene che è sempre una grande presa in
giro.
Se gli alti vertici del CFR americano,
dell’inglese EIIR, della Commissione Trilaterale, dellaConferenza
di Dartmouth, dell’Istituto Aspen di Studi Umanistici, dell’Istituto
Atlantico e del Club Bilderberg fossero interessati a
salvare la vita dei bambini africani, l’Africa sarebbe già salva da almeno cinquant’anni.
Un altro esempio: il petrolio e i danni
ambientali. Se gli alti vertici del CFR o del Club Bilderberg fossero
interessati ad eliminare la dipendenza dal petrolio e permetterci di vivere in
un pianeta più sano, avrebbero già chiuso i giacimenti.
Se (e concludo) agli alti vertici del CFR e del Club
Bilderberg non piacessero le armi, non ne finanzierebbero la
produzione.
Non è nell’attuale interesse degli alti vertici del CFR,
del Club Bilderberg e della Commissione Trilaterale cambiare strada. Non entra
nei loro cervelli, per ora, la concezione di vivere in un mondo dove tutti
stiano bene e dove non esista la necessità di possedere denaro, quale strumento
d’amministrazione del potere di pochi sulle masse.
Torniamo all’Unione Europea. Cosa sta succedendo? Qual è il
programma per l’Europa? Perché la crisi e perché hanno cominciato a parlare
di rating, di Stati con tripla A e così via? Non c’è bisogno di
grandi spiegazioni forbite o talk show televisivi, la spiegazione è questa:
mercati finanziari, Borse, economie e politiche confluiscono e sono fondate
solo ed esclusivamente nell’interesse economico di un’élite di persone, che
hanno l’obiettivo di possedere la maggior parte della ricchezza mondiale ed un
potere tale, che gli permetta di comandare e decidere sulle sorti del mondo, a
prescindere dal consenso o dalla condivisione del resto della popolazione. In
altre parole, creare un sistema in cui il potere politico viene solo
dopo il potere economico.
Un paio di dichiarazioni da pelle d’oca a riguardo. “L’obiettivo
è creare un potere economico mondiale superiore ai governi politici delle
nazioni implicate, affinché i suoi creatori e leader, dirigano il
futuro”. [fonte: “With no apologies” - Berry Goldwater, senatore
statunitense]. “È necessario stabilire un gioco dialettico tra governi
e multinazionali, il primo dovrà obbligare i paesi in via di sviluppo ad
adottare una legislazione liberale ed abbandonino il nazionalismo, mentre le
multinazionali dovranno trasmettere ai governi le conoscenze che posseggono dei
paesi nei quali operano” [fonte: “The crisis of democracy” - Samuel
Huntigton, investigatore politico di Harvard, Michel Crozier, sociologo
francese e membro dell’Accademia delle Scienze Morali e Politiche di Francia,
Joji Watanuki, membro giapponese della Commissione Trilaterale]
Torniamo al Bilderberg. Il gruppo Bilderberg è
stato fondato da varie persone (pare che l’ideatore del Bilderberg
Group fu Joseph Retinger, ndr), tra cui un ex-ufficiale delle
SS di Hitler, il principe olandese Bernardo de Lippe-Biesterfeld,
membro della giunta della Farben Bilder, una filiale del gruppo d’intelligence
della Germania nazista (da cui si suppone provenga il nome Bilderberg e non
dall’hotel sede del primo incontro del 1954, ndr). La famiglia di Bernardo de
Lippe ha sempre cercato di interrare questa parte della storia del “buon”
principe olandese, soprattutto quando, dopo la guerra mondiale, divenne il
direttore generale del conglomerato olandese-britannico del petrolio Royal
Duth Shell. Insomma, un ideologo nazi, per farla breve.
Assieme a lui, l’altro padre fondatore del Bilderberg
fu Otto Wolf von Amerongen, direttore della compagnia
petrolifera Exxon (a suo tempo, nel 1971, si chiamava ancora
Standard Oil, ndr), nel cui curriculum spiccano: il traffico illegale di
tungsteno per la produzione di armi, l’essere stato una spia nazista in
Portogallo e l’aver venduto, una volta terminata la seconda guerra mondiale, le
azioni che Hitler aveva espropriato agli ebrei durante la sua dittatura. Un
altro buon personaggio, no?
E poi? Dopo il rappresentante regale, quello
imprenditoriale, manca quello bancario no? Infatti, il terzo padre fondatore
del Club Bilderberg è proprio David Rockefeller, capo della Chase
Manhattan Bank. Un banchiere modello, un figlio di p*****a con i fiocchi,
che oltre a diventare l’uomo più ricco del mondo attraverso frodi e
finanziamenti a guerre e traffici illeciti, controlla quasi il 10% delle azioni
del network di notizie ABC , oltre il 15% della CBS e circa il 5% della RCA
(Radio Corporation of America). Insomma, controlla che tipo di informazione
dev’essere veicolata dalle televisioni e dai giornali. Tutte le notizie
veicolate dai mass media ufficiali (ABC, CBS, NBC, da cui prendono le notizie,
poi, i mass media europei, ndr) sono controllate da un’unica corporazione,
quella che potremmo chiamare la “Rockfeller Broadcasting Company” [fonte:
D. Estulin - “Bilderberg Secrets”].
Anche i mass media sono involucrati nel
Bilderberg? Sì. I capi, direttori ed editori, delle catene si agenzie di
notizie nordamericane ed europee fanno parte del Club Bilderberg, che
decide cosa trasmettere e come creare una prestabilita “opinione pubblica”
su una questione politica, piuttosto che economica. Insomma, lo ripeto una
volta ancora: non crediate a quello che dicono e scrivono i mass media
ufficiali. Una prova di tutto questo? William Paley, fondatore della catena
televisiva CBS fu addestrato su come utilizzare al meglio la tecnica del lavaggio
del cervello alle masse, durante la seconda guerra mondiale, presso
l’inglese Istituto
Tavistock di Analisi Comportamentale. Un altro nome? L’Istituto RAND.
Magari non lo conoscete ma tutti i sondaggi di opinione pubblica trasmessi
dalle televisioni e giornali passano per il suo filtro. Le persone che
presiedono questa fantomatica organizzazione no-profit, sono esponenti del CFR
e del Club Bilderberg. “Una delle aree chiave dell’esperienza
dell’Istituto RAND – afferma D. Estulin –sono gli studi di
disinformazione e manipolazione di grandi gruppi di popolazione. Spesso si basa
sulla tattica dell’inganno, cioè l’uso orwelliano dell’ambiguità. Così, ad
esempio, si chiama pace la guerra, terroristi i pacifisti e così via”.
Solo per riportare questo discorso più vicino a noi, senza
sempre fare esempi con gli Stati Uniti, sappiate che Gianni Rotta, dal 2009
direttore del Sole24Ore, è un ospite del Bilderberg.
“Il Bilderberg, come la Commissione Trilaterale, è
articolato su cerchi concentrici dove i veri iniziati stanno al centro, mentre
il cerchio più esterno solitamente ospita figure come professori universitari o
politici e capi di Stato in vista. Le decisioni del Bilderberg hanno
efficacia anche dopo anni e vengono notificate a organismi come
il G8 o vengono perfezionate in simposi tenuti dall’Aspen Institute,
dal Club di Roma o dallo World Economie Forum di Davos.
Superfluo sottolineare che i membri del Bilderberg (e
della Commissione Trilaterale) sono in prevalenza massoni e che,
soprattutto nei cerchi interni, non esistono forme di alternanza democratica,
una contraddizione in termini a livello di élites, dove la stabilità è
d’obbligo, e sono sempre le stesse figure ad apparire, come ad
esempio David Rockefeller o Henry Kissinger […] . Giova ricordare che
massoni presenti in Società Segrete, come appunto il Bilderberg Group,
sono tuttavia divisi in due obbedienze: quelli del ramo angloamericano e quelli
della Massoneria francofila-umanista, in continuità con la divisione «storica»
della Massoneria, il Palladismo d’oltreoceano fiancheggiato dalle alte Società
Segrete britanniche, la via angloamericana alla Repubblica Universale, che
si avvale delle ricchezze principalmente deiRockefeller, in concorrenza
con quella europea della Sinarchia, imperniata sull’asse franco-tedesco e
appoggiata dai Rothschild. Le distinzioni – occorre averlo sempre
ben chiaro – non sono tuttavia mai così nette, come testimonia la presenza ad
un tempo di massoni di entrambe le estrazioni nei circoli mondialisti, a
significare uno scopo comune da perseguire al di là di ogni opposizione
interna” [fonte: Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia]
Insomma in Club Bilderberg è la riunione dove capi di Stato,
banche e multinazionali decidono come salvare il mondo e che misure adottare
per farci vivere tutti meglio? No. Il Bilderberg è un club di massoni formato
da nazisti, banchieri senza scrupoli, trafficanti d’armi, mass media corrotti e
politici minori, che si limitano ad accettare le decisioni prese dal nucleo
centrale e più intimo del Bilderberg, che giocano al Monopoli ed al Risiko con
il nostro mondo.
Per concludere, ecco l’agenda Bilderberg, gli attuali
obiettivi dei governatori del mondo [liberamente tratto da “Il Club Bilderberg”
– D.E.]:
1. Un’identità
internazionale. Distruggere l’identità nazionale, cioè depauperare
la sovranità degli Stati (come sta accadendo sotto i nostri occhi, ndr),
per stabilire valori universali obbedienti ad un unico governo mondiale.
2. Un
controllo centralizzato della popolazione. Lavando il cervello
allapopolazione (attraverso la televisione e gli altri mezzi di comunicazione,
anche Internet, ndr), l’obiettivo è quello di eliminare la classe media. Ci
saranno solo governanti e schiavi, più o meno coscienti del loro status di
servi del potere (un po’ già è così, no?, ndr).
3. Una
società a crescita zero. Se c’è prosperità, c’è progresso e la prosperità
ed il progresso impediscono esercitare la repressione. Prevedono che il fine
della prosperità avverrà con lo sviluppo dell’energia elettrica nucleare e con
la completa industrializzazione (a parte per i settori informatici e dei
servizi) e con la completa esportazione delle più grandi imprese nei paesi dove
la manodopera è più economica (è uno degli obiettivi principali del TLCAN, il
“Trattato di Libero Commercio dell’America del Nord”, ndr)
4. Uno stato
di disequilibrio perpetuo. Se si creano crisi artificiali che
sottomettano la popolazione ad una coazione continua (dal punto di vista
fisico, psichico ed emozionale), si può mantenere uno stato di disequilibrio
continuo. Questi signori pensano che, troppo stanchi e disillusi, in situazione
di crisi profonda, i cittadini si dimostreranno confusi e demoralizzati, a tal
punto che, sopraffatti dalle troppe opzioni, si faranno vincere da un’apatia generale,
che prenderà il sopravvento su scala mondiale e porterà all’accettazione dei
programmi salvifici, proposti da enti come l’ONU e le altre organizzazioni
internazionali che “operano per il bene di tutti i cittadini del mondo”(lo
stiamo cominciando a vivere ora con l’attuale crisi finanziaria, ndr)
5. Un
controllo centralizzato dell’educazione. L’Unione Europea e le future
Unione Americana e Unione Asiatica puntano ad avere un controllo sulla cultura
e sull’educazione dei giovani, sterilizzando il più possibile la storia del
mondo. Oggi, ad esempio, i libri di storia sono controllati, rivisti e spesso
censurati in alcuni paesi dell’America Latina ed i toni, in generale, sono
sempre pacati e smorzati, soprattutto per quanto concerne i temi “caldi” della
storia (schiavitù, nazismo, sperimentazione medica, e così via, ndr)
6. Un
controllo centralizzato di tutte le politiche nazionali ed internazionali.
Tutto ciò che fanno gli Stati Uniti, coinvolge anche il resto del mondo, lo
sappiamo. In Europa, gli Stati stanno perdendo, giorno dopo giorno, il proprio
potere sovrano, soffocati dalle regole dettate dall’Unione Europea (vedi
Grecia, Italia, Spagna e piano piano toccherà a tutti, ndr). In Europa, il
cammino verso l’annichilimento dei singoli Stati cominciò già negli anni
Cinquanta, con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio,
poi continuò con il mercato Unico Europeo, per giungere all’adozione della
Moneta Unita ed alla creazione della mitica Unione Europea. Un tempo gli Stati
europei possedevano la propria sovranità, una sovranità che l’UE è andata
rodendo poco a poco e che oggi sta usurpando, attraverso il controllo
dell’economia e della politica delle singole nazioni. Pensate che solo qualche anno
fa, chi diceva che un giorno l’UE minerà il potere dei singoli Stati che ne
fanno parte, era ridicolizzato o additato come pessimista e cospirazionista.
Oggi è una realtà.
7. La
concessione di un maggior potere alle Nazioni Unite. Il sistema dell’ONU ha
come obiettivo costruire un governo mondiale dichiarato ed in seguito un
governo mondiale di fatto, per poi esigere una tassazione diretta da parte
nostra in quanto “cittadini mondiali”. Bella la globalizzazione, vero?
8. Un blocco
commerciale occidentale. In seguito all’espansione del TLCAN, si formerà
un’Unione Americana simile all’Unione Europea.
9. L’espansione
della NATO. Man mano che la ONU continuerà ad intervenire sempre più nei
conflitti bellici in Medio Oriente, Africa e così via, la NATO si convertirà
nell’esercito mondiale, sotto comando della ONU.
10. Un sistema giuridico unico.
Il tribunale Internazionale di Giustizia diventerà l’unico sistema giuridico
del mondo.
11. Uno stato di benessere socialista.
Scopo dei rappresentanti del Bilderberg, CFR e della Commissione Trilaterale è
creare uno stato di benessere socialista, nel quale si compensano gli schiavi
obbedienti e si sterminano gli anticonformisti.
Il gruppo Bilderberg dispone del potere e delle influenze
necessarie per imporre le sue politiche in qualsiasi Paese del mondo.
Quanto più vorremo e sapremo agiremo uniti, tanto meglio
potremo sviare questi signorotti dai propri obiettivi. Questi potenti
riccaccioni hanno il gioco facile, visto che sono abituati trattare con pecore,
quali siamo. Per farla finita con tanta ipocrisia, ineguaglianza, guerra e
povertà dobbiamo cominciare a costruire noi il nostro mondo, senza fare solo rivoluzioni
che muoiono in piazza o vengono smantellate dalla polizia ma costruendo un
sistema che prescinda da tutte queste persone, malvagie ed egoiste e,
soprattutto, dal denaro.
Vi fidate ancora di politici e banchieri?
Per un futuro dove non ci sia più bisogno del denaro e dove
nessuno muoia di fame e di miseria, dovete cominciare a fondare la vostra vita
quotidiana su valori incorruttibili, difendendo e lottando per i vostri diritti
di cittadini liberi e, innanzitutto, di uomini liberi. Senza scuse, senza
compromessi, senza farvi manipolare e corrompere, senza continuare a
comportarvi e vivere come pecore timorose.
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