martedì 27 maggio 2014

Troika: dopo sei mesi, i cittadini europei disoccupati dovranno lasciare la Germania

Dopo sei mesi, i cittadini europei disoccupati dovranno  lasciare la Germania.
Come ha spiegato Angela Merkel, "L'Ue non è un'unione sociale: non pagheremo i sussidi a chi sta in Germania a cercare lavoro". Questa legge è già passata in Belgio, e in Gran Bretagna è in fase di approvazzione cosi come in Germania e gli italiani che vivono all'estero si ritroveranno ad avere solo sei mesi per trovare un nuovo lavoro.
Il trattato di Schengen potrebbe essere rimesso in discussione, nonostante preveda la libera circolazione delle persone e delle cose su tutto il territorio europeo, questa legge ne limiterebbe molto i principi. Che i grandi della UE vogliano solo vantaggi da quest'associazione a delinquere?  Tra il 4 e l'11 giugno il Bundestag, il Parlamento di Berlino voterà una legge per "togliere il diritto a risiedere in Germania" rendendo vane le già demagogiche parole di chi vedeva nella UE la possibilità di armonizzare l'estensione della cittadinanza e dei diritti in tutta la UE.
Il disegno di legge infatti è stato scritto dal ministro dell'Interno in quota Cdu (centrodestra) Thomas de Maizière e dalla titolare degli affari sociali Andrea Nahles, che proviene dalle file socialdemocratiche. Il numero di italiani interessati è molto alto: sono infatti 65.081 i connazionali che chiedono il sussidio di disoccupazione al governo federale.

L'immigrazione a quanto pare è stata vissuta come uno allarme. Nel 2013 la Germania è stato il secondo Paese Ocse per arrivo di immigrati, alle spalle dei soli Stati Uniti. Cinque anni fa, era al sesto posto. In dodici mesi sono arrivate 1,22 milioni di persone e, tra queste, 787 mila provengono dai Paesi dell'Unione Europea
Però non tutti rischiano di perdere il diritto di risiedere in Germania: una quota consistente di chi percepisce l'assegno lavora, ma non ha uno stipendio sufficiente a sopravvivere o riceve l'aiuto da meno di sei mesi. 

La legge sui Kindergeld (assegni familiari) è una dei principali target del governo tedesco, secondo le statistiche, nel 2012 circa 600 milioni sono stati distribuiti attraverso questo sussidio e finiti fuori dai confini nazionali tedeschi. Per questo sono stati istituiti due nuovi reati: chiunque venga pizzicato a fornire dati falsi per accedere alle prestazioni di assistenza, o a contrarre matrimoni solo per acquisire la cittadinanza tedesca, sarà punito con il carcere fino a tre anni e, una volta scontata la pena, non potrà fare ritorno in Germania.
Bisogna ricordare che il trattato di Schengen  ha delle deroghe previste dalla direttiva europea 2004/38 (che permette di interdire la permanenza ai cittadini comuniutari che diventino un onere per il Paese ospitante), ma mai nessuno avrebbe immaginato che il grande sogno europeo che prevedeva la possibilità di trovare innumerovoli opportunità all'interno dell'europa si trasformasse in una legge fascista priva di giustizia e dignità.

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