Quando Schopenhauer scrisse la storica frase “Tutte
le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate;
secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate
dandole come evidenti”, si è dimenticato di spiegare un passaggio
molto importante, che avviene nella terza fase: poichè coloro che “danno
per evidenti” le nuove verità sono gli stessi che fino a ieri le
contestavano con accanimento, costoro debbono trovare un modo per
“allinearsi” alla nuova verità senza apparire in contraddizione con se
stessi. Sapendo di essere ridicoli.
Ripesciamo delle vicende addirittura lontane circa 5 anni quando era uscita una rispettabilissima
ricerca medica “peer-reviewed”, che confermava
l’efficacia del bicarbonato contro il cancro nelle cavie di
laboratorio. Pesantemente ignorata dai detrattori di un certo dott. Simoncini, ancora
troppo impegnati nella fase 2 della loro battaglia per riuscire a
ragionare, la notizia di fatto confermava che l’oncologo romano non era andato tanto lontano dalla verità.
Ma la notizia uscita ben 4 anni fa su Repubblica, rispetto a quella di un anno prima, era clamorosa:
"Una molecola disorienta il cancro". E sulle terapie si punta sugli antiacidi.
È
in grado - sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature - di
far ignorare ai geni del tumore il loro "manuale di istruzioni
interne". Arginando così la diffusione della malattia. Ma sul fronte
della ricerca non è tutto. In Italia sono partiti i primi due trial
clinici per sostituire i chemioterapici con i farmaci per l'acidità di
stomaco.
Il primo paragrafo dell’articolo così recitava:
ROMA
- La ricerca guarda al tumore e continua a cercare possibili
alterazioni genetiche in grado di originare il cancro. E a pensare a
farmaci che, individuando queste modificazioni, interrompano la
malattia. L'ultima novità in questo campo arriva da Nature: un gruppo di
studiosi americani ha creato in laboratorio una molecola che,
riuscendo a far ignorare ai geni del cancro il loro 'manuale di
istruzioni interne', blocca la proliferazione delle cellule cancerose.
Ma non è tutto, sul fronte della ricerca farmacologica dall'Istituto
superiore di sanità arriva una notizia: i farmaci antiacidità, gli
inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero
sostituire la chemioterapia.
Notiamo innanzitutto come due
notizie simili – la “nuova molecola” e gli “antiacidi” – vengano
rimescolate in modo apparentemente casuale nello stesso articolo. Ma
come – viene da domandarsi - fino a ieri il cancro era una malattia
“incurabile”, oggi avremmo addirittura due soluzioni diverse per
sconfiggerlo, e ne facciamo un articolo unico? Le due notizie non
meriterebbero piuttosto un articolo di dieci pagine ciascuno?
No,
non se l’intenzione è quella di far passare la vera notizia bomba –
cioè la seconda – nel modo più naturale e impercettibile che esista, e
cioè nascondendola fra le pieghe fumose della prima. Di “nuove
molecole” capaci di bloccare la replicazione della cellula cancerosa
infatti ne sentiamo parlare ormai da anni – parole tante, fra l’altro,
ma risultati davvero scarsini – mentre il fatto che il bicarbonato
possa addirittura “sostituire la chemioterapia” non è proprio una cosa
risaputa a livello ufficiale.
Qualcuno quasi sicuramente si ricorderà che
un certo dott. Simoncini fu radiato dall’Ordine dei Medici Chirurgi,
nel 2002, proprio “per aver somministrato bicarbonato a pazienti
affetti da patologie neoplastiche a fini terapeuticì”. ( passando per ridicolo)
Che cosa è successo, in tutti questi anni?
E’
successo, che il camaleonte è entrato lentamente in
azione. Fingendo di dimenticare tutto quello che Simoncini va dicendo
da più di venticiunque anni, l’oncologia ufficiale si appresta a “scoprire”
ex-novo ancora oggi quella che evidentemente è diventata una verità innegabile, e
cioè l’efficacia del bicarbonato contro i tumori. Visto come si fa in fretta, ad adeguarsi ai tempi che
cambiano?
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