domenica 25 maggio 2014

Bicarbonato: un rimedio efficace per contrastare il cancro?

Quando Schopenhauer scrisse la storica frase “Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate dandole come evidenti”, si è dimenticato di spiegare un passaggio molto importante, che avviene nella terza fase: poichè coloro che “danno per evidenti” le nuove verità sono gli stessi che fino a ieri le contestavano con accanimento, costoro debbono trovare un modo per “allinearsi” alla nuova verità senza apparire in contraddizione con se stessi. Sapendo di essere ridicoli.
Ripesciamo delle vicende addirittura lontane circa 5 anni quando era uscita una rispettabilissima ricerca medica “peer-reviewed”, che confermava l’efficacia del bicarbonato contro il cancro nelle cavie di laboratorio. Pesantemente ignorata dai detrattori di un certo dott. Simoncini, ancora troppo impegnati nella fase 2 della loro battaglia per riuscire a ragionare, la notizia di fatto confermava che l’oncologo romano non era andato tanto lontano dalla verità.

Ma la notizia uscita ben 4 anni fa su Repubblica, rispetto a quella di un anno prima, era clamorosa:
"Una molecola disorienta il cancro". E sulle terapie si punta sugli antiacidi.
È in grado - sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature - di far ignorare ai geni del tumore il loro "manuale di istruzioni interne". Arginando così la diffusione della malattia. Ma sul fronte della ricerca non è tutto. In Italia sono partiti i primi due trial clinici per sostituire i chemioterapici con i farmaci per l'acidità di stomaco.
Il primo paragrafo dell’articolo così recitava:
ROMA - La ricerca guarda al tumore e continua a cercare possibili alterazioni genetiche in grado di originare il cancro. E a pensare a farmaci che, individuando queste modificazioni, interrompano la malattia. L'ultima novità in questo campo arriva da Nature: un gruppo di studiosi americani ha creato in laboratorio una molecola che, riuscendo a far ignorare ai geni del cancro il loro 'manuale di istruzioni interne', blocca la proliferazione delle cellule cancerose. Ma non è tutto, sul fronte della ricerca farmacologica dall'Istituto superiore di sanità arriva una notizia: i farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia.
Notiamo innanzitutto come due notizie simili – la “nuova molecola” e gli “antiacidi” – vengano rimescolate in modo apparentemente casuale nello stesso articolo. Ma come – viene da domandarsi - fino a ieri il cancro era una malattia “incurabile”, oggi avremmo addirittura due soluzioni diverse per sconfiggerlo, e ne facciamo un articolo unico? Le due notizie non meriterebbero piuttosto un articolo di dieci pagine ciascuno?
No, non se l’intenzione è quella di far passare la vera notizia bomba – cioè la seconda – nel modo più naturale e impercettibile che esista, e cioè nascondendola fra le pieghe fumose della prima. Di “nuove molecole” capaci di bloccare la replicazione della cellula cancerosa infatti ne sentiamo parlare ormai da anni – parole tante, fra l’altro, ma risultati davvero scarsini – mentre il fatto che il bicarbonato possa addirittura “sostituire la chemioterapia” non è proprio una cosa risaputa a livello ufficiale.
Qualcuno quasi sicuramente si ricorderà che un certo dott. Simoncini fu radiato dall’Ordine dei Medici Chirurgi, nel 2002, proprio “per aver somministrato bicarbonato a pazienti affetti da patologie neoplastiche a fini terapeuticì”. ( passando per ridicolo)
Che cosa è successo, in tutti questi anni?
E’ successo, che il camaleonte è entrato lentamente in azione. Fingendo di dimenticare tutto quello che Simoncini va dicendo da più di venticiunque anni, l’oncologia ufficiale si appresta a “scoprire” ex-novo ancora oggi quella che evidentemente è diventata una verità innegabile, e cioè l’efficacia del bicarbonato contro i tumori. Visto come si fa in fretta, ad adeguarsi ai tempi che cambiano?





 

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