Sfide su sfide tecnologiche. Parliamo di ricerca. Un modo per ri-parlare
di costumi. Si va verso costumi in pelle di squalo artificiale, per
essere più veloci fra le onde. La pelle ruvida degli squali per anni, è
stato detto, aiuta in acqua. Ora gli scienziati della Harvard University
sono riusciti a realizzare la prima pelle di squalo artificiale
realistica ed efficace. Il tutto grazie a una stampa in 3D. Non solo: i
ricercatori hanno calcolato che la pelle di squalo accelera fino al 6,6%
la velocità di questi animali in acqua, riducendo il dispendio
energetico, come si legge sul "journal of Experimental Biology".
Vista
da vicino, la pelle di squalo è punteggiata da milioni di micro-squame
simili a denti sovrapposti. Questi cosiddetti dentelli, interrompono il
flusso d’acqua sulla superficie dell’animale, riducendo la resistenza e
favorendo la velocità. Gli ingegneri e scienziati americani sono stati
ipnotizzati dal vantaggio che questa pelle regala agli squali, ma si
sono trovati davanti a un problema. "Non è possibile modificare la
vera pelle di squalo", spiega George Lauder dalla Harvard University.
Così Lauder e i suoi colleghi Li Wen e James Weaver hanno deciso di
provare a crearne una versione artificiale. Pubblicando il risultato
della loro prima produzione di successo, i ricercatori spiegano che
struttura è in grado di aumentare la velocitá di nuoto dello squalo del
6,6%. Ma come hanno fatto i ricercatori a realizzare la simil-pelle di
squalo? Dopo aver trovato uno squalo mako in un mercato di pesce, Lauder
ha preso un piccolo campione di pelle per la scansione, ottenendo una
riproduzione ad alta risoluzione della superficie. Poi il team si è
concentrato su un dentello per costruire un modello dettagliato della
struttura, prima di riprodurla migliaia di volte su un modello
computerizzato della pelle. A quel punto il progetto andava realizzato. "Dopo aver esaminato una serie di approcci diversi, abbiamo deciso
che l’unico modo per incorporare dei dentelli duri in un substrato
flessibile fosse la stampante 3D – ricorda Lauder – ma questo si è
rivelato più facile a dirsi che a farsi. I dentelli sono infatti
incorporati nella membrana e si sovrappongono, cosa che rappresentava
una sfida chiave per la stampa 3D". Tuttavia, dopo un anno di prove
con materiali diversi, finalmente è stato prodotto un esempio
convincente di simil-pelle, con i dentelli fissati su un supporto
flessibile. Poi il team ha sottoposto la simil-pelle a una serie di test
dinamici, in modo da poter studiare l’effetto dei dentelli sul nuoto.
Ebbene, la pelle di squalo migliora significativamente la prestazione in
acqua, aumentando la velocità di nuoto del 6,6% e riducendo l’energia
spesa del 5,9%. Il team è molto soddisfatto e continua a testare la
pelle di squalo artificiale. Anche se i ricercatori non pensano che
indosseremo presto costumi da bagno in pelle di squalo artificiale. «Le
sfide di produzione sono enormi», sorride Lauder.
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